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CHI SIAMO

Tratto dal sito www.19luglio1992.com

Il movimento Agende Rosse di Salvatore Borsellino

La nascita del Movimento
Il Movimento Agende Rosse è costituito da cittadini che agiscono affinché sia fatta piena luce sulla strage di Via D’Amelio a Palermo del 19 luglio 1992 nella quale furono uccisi il Magistrato Paolo Borsellino e gli agenti di Polizia Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina e Vincenzo Li Muli.
Il Movimento nasce su impulso di Salvatore Borsellino il quale il 15 luglio 2007 scrive la lettera intitolata “19 luglio 1992: una strage di Stato” nella quale afferma che la ragione principale della morte del fratello Paolo è da ricercarsi nell’accordo di non belligeranza stabilito tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra in seguito ad una trattativa fondata sul tritolo delle stragi in Sicilia del 1992 ed in continente del 1993. Salvatore Borsellino chiede di avere delle risposte sulle omissioni delle più elementari misure di sicurezza in via D’Amelio il giorno della strage e di sforzare la memoria ad alcuni rappresentanti delle Istituzioni che incontrarono Paolo Borsellino nelle sue ultime settimane di vita e che pertanto conoscono elementi fondamentali per ricostruire lo scenario in cui maturò l’accelerazione della fase esecutiva dell’eccidio.

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L'AGENDA ROSSA

​Nei mesi che precedettero la strage Paolo Borsellino riportò parte dei contenuti dei suoi colloqui investigativi su un’agenda rossa che aveva ricevuto in dono dall’Arma dei Carabinieri. Il Magistrato ripose l’agenda nella sua borsa di cuoio poco prima di recarsi dalla madre in via D’Amelio il 19 luglio 1992. Da quel momento dell’agenda si sono perse le tracce: nella borsa trovata intatta dopo l’esplosione sono stati rinvenuti alcuni oggetti personali ma non l’agenda. Chi se ne è appropriato può oggi utilizzarla come potente strumento di ricatto nei confronti di coloro che, citati nel diario, sono scesi a patti con l’organizzazione criminale. L’agenda rossa è stata scelta come simbolo del Movimento per rappresentare la nostra richiesta di Giustizia affinché sia fatta piena luce sulle zone ancora buie che avvolgono la dinamica della strage di via D’Amelio e sui nomi dei mandanti e degli esecutori dell’eccidio dei quali, pur essendo stata accertata l’esistenza, non è stato ancora possibile individuare il volto.

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Il magistrato Nino Di Matteo con Salvatore Borsellino – Via d’Amelio 19 luglio 2014 – Palermo

 

Gli obiettivi del Movimento
Le iniziative organizzate dagli aderenti al Movimento hanno lo scopo di incoraggiare la parte migliore delle Istituzioni nella ricerca della piena verità su moventi e mandanti della strage di via D’Amelio e di sostenere tutti i rappresentanti dello Stato vittime di campagne di delegittimazione oltre che a rischio della stessa vita per aver scelto rendere viva la Costituzione nella propria professione. Nasce così l’esperienza delle “Scorte civiche” formate da cittadini decisi e difendere quei magistrati, membri delle forze dell’ordine e giornalisti che sono esposti in prima file nella lotta alla criminalità organizzata ed alle collusioni tra questa e pezzi delle Istituzioni. Il cuore delle iniziative del Movimento si svolge a Palermo il 19 luglio dove, a partire dall’anno 2009, tutti gli aderenti si ritrovano assieme per ridare voce a Paolo, Emanuela, Walter, Vincenzo, Claudio ed Agostino, per chiedere Giustizia e per impedire che personaggi che occupano indegnamente le Istituzioni si presentino per assicurarsi che Paolo Borsellino sia veramente morto.
Paolo Borsellino è oggi più vivo che mai negli occhi dei suoi familiari, nella loro sete di Giustizia, nel lavoro di quei magistrati ed investigatori che stanno dando il meglio delle proprie capacità umane e professionali per fare piena luce sulle stragi del biennio ‘92-‘93 e nelle azioni di tanti cittadini che hanno scelto di agire in prima persona e di Resistere affinché questo difficile obiettivo sia raggiunto.

GRUPPO MAURO ROSTAGNO DI MODENA

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“Noi non vogliamo trovare un posto in questa società, ma creare una società in cui valga la pena trovare un posto”

Mauro Rostagno

Il gruppo agende rosse Modena si è formato nell’estate del 2014 e prende il nome dal sociologo e giornalista Mauro Rostagno, assassinato per mano mafiosa il 26 settembre 1988.

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Dal 2015 abbiamo organizzato diversi incontri serali. Dal settembre 2015 abbiamo iniziato ad operare anche sul territorio di Brescello il primo comune in Emilia-Romagna sciolto per mafia il 20 aprile 2016.

Abbiamo organizzato diversi banchetti informativi nella piazza del paese, con la finalità di creare un vero e proprio presidio sul territorio vista la “rara concentrazione così alta di mafiosi in un piccolo comune” (ricerca CROSS – Osservatorio sulla criminalità organizzata di Nando Dalla Chiesa). Il nostro banchetto ha creato non poco fastidio alla cosca dei Grande Aracri, come si evince da una intercettazione nelle carte del processo “Grimilde”.

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Dal 23 marzo 2016 abbiamo seguito in aula le 195 udienze del rito ordinario del processo Æmilia. Per poter fare da cassa di risonanza a un processo di portata storica per la regione Emilia-Romagna abbiamo scelto di aprire la pagina Facebook “processo Æmilia” dove abbiamo riportato in presa diretta le nostre trascrizioni delle udienze, implementando le notizie sull’argomento grazie alla rassegna stampa giornaliera.

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Abbiamo inoltre creato il sito web www.processoaemilia.com dove si possono trovare informazioni sui processi e sulla presenza mafiosa in regione, video delle inchieste,  approfondimenti, comunicati stampa e i nostri progetti per la scuola.

Dal 2017 al 2018 abbiamo partecipato al tour organizzato dal gruppo Agende Rosse – Emanuela Loi – di Mantova “Donne contro la mafia” che ha toccato diverse località: Suzzara (MN), Curtatone (MN), Bagnolo San Vito (MN), Gussola (CR), Finale Emilia (MO), Modena, Reggio Emilia, Udine, Fabbrico (RE), Milano, Rho (MI), Serramazzoni (MO).

Dopo la sentenza di primo grado del processo AEmilia avvenuta il 31 ottobre 2018, abbiamo seguito il processo AEmilia ’92 e in seguito ci siamo dedicati agli incontri nelle scuole continuando comunque a seguire i diversi filoni dei processi scaturiti da AEmilia e mantenendo aggiornato il nostro sito e la nostra pagina Facebook.

Presentazione gruppo 04.2025

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